La comunità di crociere con sede nel Regno Unito beneficia delle modifiche all'IVA

La Cruising Association ha annunciato che l'HM Revenue and Customs (HMRC) ha seguito la sua proposta di modifica positiva all'applicazione del Returned Goods Relief (RGR) per le imbarcazioni da diporto, con il risultato che molti armatori non sono più tenuti a pagare l'IVA sulla restituzione del loro barche per il Regno Unito.

I cambiamenti hanno notevoli vantaggi per la comunità crocieristica con sede nel Regno Unito, afferma l'associazione.

Se una barca attualmente all'estero può ottenere l'esenzione dall'IVA tramite RGR, non sarà necessario restituire la barca nel Regno Unito entro il 30 giugno 2022 per ottenerlo. Finché un proprietario può dimostrare che la barca è stata situata nel Regno Unito a un certo punto di sua proprietà, l'RGR per le barche non sarà limitato nel tempo.

I proprietari di barche con sede nel Regno Unito che pagano l'IVA potranno effettuare crociere prolungate senza la preoccupazione che l'IVA possa diventare esigibile quando restituiscono la barca nel Regno Unito alla fine della crociera.

Con le modifiche proposte ora legge del Regno Unito, la comunità delle crociere potrà godersi la crociera al di fuori del Regno Unito per lunghi periodi con la certezza che non incorrerà in ulteriori addebiti IVA nel Regno Unito. Che, tuttavia, è soggetto alle seguenti condizioni:

  • la persona che importa la barca nel Regno Unito è la persona che l'ha originariamente esportata
  • la barca sarà utilizzata nel Regno Unito per scopi non commerciali
  • la barca è sostanzialmente invariata durante la sua assenza

Per assenze dal Regno Unito superiori a tre anni è necessario presentare una domanda all'HMRC per una deroga, ma l'HMRC ha indicato che le esenzioni saranno di routine, a condizione che le condizioni siano soddisfatte. Non è necessario mostrare circostanze eccezionali per giustificare il motivo per cui il rimpatrio non è avvenuto entro tre anni.

Sfortunatamente, la situazione per i proprietari che hanno acquistato le loro barche con IVA pagata in UE e non le hanno mai portate nel Regno Unito non è stata ancora risolta. L'IVA sarà comunque dovuta sul valore di queste barche quando verranno importate nel Regno Unito. La Cruising Association afferma che sta continuando a collaborare con HMT e HMRC per lavorare su una soluzione a questo problema.

Immagine per gentile concessione della Cruising Association.

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