Volontari per salpare per una spedizione gigantesca alimentata dalla plastica

È stato lanciato un nuovo progetto per evidenziare la necessità di uno smaltimento responsabile della plastica attraverso una spedizione velica di tre anni che copre circa 40,000 miglia nautiche a bordo Odissea di plastica.

Gestita da un team di volontari, una barca riadattata brucerà plastica per il carburante e viaggerà in Africa e America Latina tra il 2020-2021, l'Asia-Pacifico nel 2022 e l'Asia e l'Africa nel 2023, evidenziando la sua causa in oltre 30 scali portuali , secondo RINA.

La spedizione sarà alimentata dalla pirolisi, un processo in tre fasi per convertire i rifiuti di plastica in energia. Innanzitutto, i rifiuti raccolti vengono smistati e tutti i rifiuti non plastici (così come le plastiche tossiche come il PVC) vengono rimossi. La plastica rimanente è suddivisa in sette categorie per un ulteriore trattamento. Le plastiche riciclabili vengono quindi triturate in scaglie, lavate per rimuovere sabbia, PVC e metalli e fatte passare attraverso una centrifuga per un'ulteriore rimozione delle impurità. Questi vengono poi essiccati e ritenuti pronti per il riciclaggio.

MV Victor Hensen © Frits Olinga

Le plastiche non riciclabili sono destinate al carburante delle imbarcazioni e riscaldate all'interno di un forno pirolitico ad una temperatura superiore a 400°C. Questo tipo di forno riduce notevolmente, o rimuove, l'ossigeno per evitare la combustione. Le molecole di plastica si rompono e vengono quindi riconvertite in idrocarburi, sotto forma di combustibili liquidi, gas volatili e residui solidi, creando energia per alimentare sia la nave che le sue tecnologie di riciclaggio a bordo.

La nave acquisita, originariamente chiamata MV Victor Hensen, è un'ex nave da ricerca oceanografica costruita nel 1975, battente bandiera di Malta, con un monoscafo di 40 m x 9.4 m e un pescaggio di 3.05 m. La nave ospiterà fino a 20 membri dell'equipaggio composto da ingegneri, antropologi, volontari, fotografi/registi e professionisti marini. Attualmente è in fase di installazione/refitting a Boulogne-sur-Mer, in Francia, con completamento previsto nella primavera del 2020.

La parte posteriore della nave sarà costituita da un'officina di riciclaggio. Lo spazio fungerà da dimostrazione galleggiante di innovativi centri di riciclaggio che potrebbero essere installati a terra. Le macchine verranno portate a bordo e testate, migliorate e adattate a seconda delle sfide locali affrontate durante la spedizione. L'obiettivo è ispirare le reti professionali locali in tutto il mondo a creare i propri centri di riciclaggio della plastica. L'impianto di riciclaggio della plastica della nave sarà costituito da una tecnologia open source / crowd-sourced, al fine di facilitarne l'adozione all'interno di comunità economicamente svantaggiate.

Dopo l'allestimento, Odissea di plastica si recherà a Lisbona all'inizio di giugno 2020, in concomitanza con la Conferenza oceanica delle Nazioni Unite, dando alle parti interessate la possibilità di controllare l'attrezzatura di bordo della barca. La spedizione inizierà quindi ad agosto.

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