Thyra crea maschere fatte con vecchie reti da pesca
Sul mercato arriva un nuovo rivestimento per il viso ecologico: mascherine ricavate da reti da pesca scartate.
Inventato da Solveig Starovic, il Thyra mask, è realizzata in eco nylon rigenerato, proveniente da plastica riciclata trovata nelle discariche e negli oceani, come le reti da pesca.
Il materiale iper-resistente ed estensibile di Thyra presenta anche un filtro a due vie in polipropilene non tessuto soffiato a fusione che, secondo il marchio, blocca oltre il 95% delle particelle di almeno 0.3 micron di dimensione. Inoltre, l'azienda vende filtri sostituibili che si trovano all'interno delle maschere.
È anche molto elastico, fatto per adattarsi a quante più forme di viso possibili.
Il prototipo di Starovic è stato ispirato dal suo amore per il ciclismo e l'ambiente, con la maschera adattata da una maschera sportiva originale che ha progettato dopo aver ingoiato un insetto durante la guida.
"Sono un ciclista appassionato, ma l'inquinamento atmosferico mi preoccupa davvero, quindi inizialmente ho iniziato a esaminare un design della maschera che potesse essere indossato con l'obiettivo di massima protezione attraverso un filtraggio molto elevato, pur mantenendo comfort e traspirabilità", ha detto Solveig al Metro.
“Ho fatto molte ricerche su diversi materiali.
“La mia vita è sempre stata molto legata al mare, ma la quantità di plastica nei nostri oceani è scioccante e sono fermamente convinto che il futuro sia possibile solo con la sostenibilità, così quando ho scoperto un eco-nylon che utilizza plastica rigenerata tra cui scartate le reti da pesca, ha soddisfatto tutte le aspettative in termini di qualità, prestazioni e vantaggi ecologici”.
