Stephen Fry si unisce alla campagna per l’oceano e sollecita il governo ad agire
L'attore e comico britannico Stephen Fry sta collaborando con l'organizzazione benefica per gli oceani Blue Marine per sollecitare il nuovo governo ad agire immediatamente per proteggere l'oceano entro i suoi primi 100 giorni.
Fry ha prestato la sua voce a un video avvincente, che sarà lanciato sui social media e sul sito web di Blue Marine, sottolineando il ruolo vitale dell'oceano nel sostenere la vita e nella stabilizzazione del clima. La campagna, "Seas the Day", sostenuta da Fry, invita i cittadini a fare pressione sui propri parlamentari affinché vietino la pesca a strascico, pongano fine alla pesca eccessiva e riformano le quote di pesca per ripristinare la salute degli oceani.
Stephen Fry ha narrato il video e sottolinea il ruolo chiave dell'oceano, sollecitando un'azione immediata: “Il nostro oceano sostiene tutta la vita sulla terra. Ci fornisce cibo e aiuta a stabilizzare il nostro clima, ma è in pericolo. Dobbiamo agire adesso”, dice.
Fry afferma: “In collaborazione con la Blue Marine Foundation, abbiamo delineato tre richieste cruciali per il
oceano: vietare la pesca a strascico nelle aree marine protette, porre fine alla pesca eccessiva portando
limiti alle catture di pesca nell’ambito dei pareri scientifici e impegnarsi a riformare la disuguaglianza sociale
nella pesca nel Regno Unito. Queste richieste affrontano alcuni degli aspetti ambientali più devastanti
i disastri che accadono non solo sotto il nostro naso, ma sotto il nostro controllo. È il momento di agire
Ora; contatta il tuo parlamentare locale e dì loro che non rimarremo a guardare l'oceano
soffre."
Campagna Seas the Day
Secondo Fry, la campagna Seas the Day invita il pubblico a impegnarsi in tre azioni principali per proteggere gli oceani del Regno Unito:
1. Vietare la pesca a strascico nelle aree marine protette
Blue Marine afferma che la pesca a strascico danneggia il fondale marino, le praterie di alghe e altri habitat marini, catturando indiscriminatamente pesci, il più delle volte specie che non sono nemmeno destinate alla rete.
2. Porre fine alla pesca eccessiva riportando i limiti di cattura entro i limiti dei consigli scientifici
La pesca eccessiva esaurisce gli stock ittici più velocemente di quanto possano riprodursi, il che porta al declino della popolazione e, a volte, al collasso. L’anno scorso, oltre la metà delle quote fissate dal governo erano al di sopra del parere degli scienziati.
3. Porre fine alle disuguaglianze sociali riformando il modo in cui vengono assegnate le quote nella pesca nel Regno Unito
Due terzi della quota di pesca sono di proprietà di sole 25 aziende. Questa disuguaglianza significa che la pesca locale su piccola scala sta perdendo mentre alcune grandi organizzazioni di dimensioni industriali si riempiono le tasche. Blue Marine sostiene che tutto questo deve finire se vogliamo porre fine alla pesca eccessiva e riportare in salute i nostri oceani, a beneficio sia delle persone che del pianeta.
Per agire, unisciti a Campagna Seas the Day e inserisci il tuo codice postale per trovare il tuo parlamentare locale. Il sito web ti fornirà i dettagli di contatto del tuo parlamentare, la sua email, l'indirizzo e l'account X, ove disponibile.