L'UE sospende i dazi sulle imbarcazioni da diporto prodotte negli Stati Uniti

L'UE ha sospeso fino al 14 luglio i dazi di ritorsione sulle imbarcazioni da diporto prodotte negli Stati Uniti, nel contesto dei colloqui commerciali transatlantici in corso.
Dopo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una pausa di 90 giorni sull'aumento delle tariffe per le merci importate negli Stati Uniti, ad eccezione delle imposte sulla Cina. L'Unione Europea ha confermato la sospensione per 90 giorni dei dazi di ritorsione sulle importazioni prodotte negli Stati Uniti, comprese le imbarcazioni da diporto.
In primo luogo, l'UE ha votato per approvare nuove contromisure (aggiornate rispetto al 2018) contro i prodotti statunitensi. Per le imbarcazioni da diporto, questi dazi variano dal 10% al 25%. L'UE ha successivamente votato per sospendere i nuovi dazi di ritorsione fino al 14 luglio. Un elenco completo dei prodotti interessati è disponibile online.
Il Commissario europeo per il Commercio, Maros Šefčović, ha visitato Washington DC la scorsa settimana per colloqui con i funzionari statunitensi. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha commentato: "Vogliamo dare una possibilità ai negoziati".
L'Associazione nazionale dei produttori marittimi (NMA), un'associazione di categoria che rappresenta i produttori di imbarcazioni, motori marini e accessori del Nord America, ha accolto con favore la sospensione temporanea, descrivendola come un passo positivo verso la risoluzione delle più ampie controversie commerciali che interessano il settore della nautica da diporto.
Incertezza tariffaria in corso
I costruttori di barche di tutto il mondo affrontano una maggiore incertezza, poiché regimi tariffari mutevoli e imprevedibili minacciano le catene di approvvigionamento, le strutture dei prezzi e i piani di esportazione.
Il 9 aprile, Trump ha annunciato una sospensione di 90 giorni dell'aumento dei dazi doganali, appena poche ore dopo l'entrata in vigore di rigide imposte "reciproche" contro molti dei maggiori partner commerciali degli Stati Uniti, tra cui Giappone, Vietnam e Unione Europea. Trump ha confermato di aver autorizzato una "tariffa reciproca ridotta" universale del 10%, nel quadro dei negoziati in corso con paesi in tutto il mondo.
Tuttavia, Trump ha aumentato i dazi sui prodotti importati dalla Cina fino a un impressionante 145%. La Cina ha risposto con un'imposta del 125% sui prodotti provenienti dagli Stati Uniti.
Mentre le due maggiori economie mondiali si avviano verso una guerra commerciale totale, i mercati sono sprofondati nel caos, con drastiche vendite e crescenti timori di recessione.
An editoriale pubblicato sul giornale controllato dallo Stato Cina giornaliero ha messo in guardia l'Unione Europea dal tentativo di "compiacere" gli Stati Uniti, dopo le notizie secondo cui gli USA intendono utilizzare i negoziati tariffari per fare pressione su decine di paesi affinché impongano nuove barriere commerciali con la Cina.