Aggiornamento Brest Atlantiques: terzo passaggio strategico

A seguire Sodebo ultimo 3Dopo il ritiro, la flotta di tre trimarani ancora in regata a Brest Atlantiques si imbarca in una terza traversata atlantica, questa volta tra la costa namibiana e il Brasile, per doppiare l'alta Sant'Elena a nord. Questa sezione della gara richiede una strategia intelligente per negoziare il percorso, per scegliere quando strambare e quali angoli impostare nelle condizioni di vento instabile che ci aspetta.

La flotta ha ora completato il lungo percorso costiero lungo la costa africana e si dirige verso ovest per aggirare il St Helena High intorno al nord, che si estende quasi per l'intera larghezza dell'Atlantico meridionale tra Rio e Cape Town. Dovrebbero raggiungere gli alisei SE'ly per fare progressi verso l'equatore e la stasi.

Gli alisei non sono stabiliti ha spiegato Franck Cammas a bordo della barca di testa, Maxi Edmondo de Rothschild, in un video inviato dall'uomo dei media, Yann Riou: "È abbastanza sorprendente quanto sia irregolare". Avendo appena saputo del ritiro di Thomas Coville e Jean-Luc Nélias, ha commentato: “Probabilmente è la decisione giusta per loro, è la prima gara e non è facile, e auguro loro buona fortuna. Non è mai una buona notizia e non è mai un buon momento per una squadra doversi ritirare da una gara e sono sicuro che non siano contenti di doverlo fare”.

Per Franck Cammas e Charles Caudrelier, anche questa terza traversata atlantica da quando ha lasciato Brest il 5 novembre non è facile, come dimostrano le due strambate che hanno dovuto effettuare sabato, probabilmente per evitare di avvicinarsi troppo alla zona di alta pressione. Non meno complicato per i loro inseguitori, a poco più di 300 miglia di distanza, che devono prendere una decisione strategica nelle prossime ore.

Questo è riassunto da Yves Le Blevec, che, con Alex Pella su Leader effettivo, ha preso di nuovo il secondo posto da MACIF (François Gabart/Gwénolé Gahinet), che tra le 3h e le 12h era più lento di 16 nodi: “Da una parte abbiamo una rotta da sud, che richiede di bolinare di fronte, è un po' complicata con mare traversato, ma nel complesso più veloci, invece, due vie da nord abbastanza veloci ma con una zona poco ventosa; dovremo decidere se andare a destra o a sinistra tra poche ore”.

Yves aggiunge: “Non credo che stiamo prendendo l'opzione hard, perché il nostro obiettivo principale dall'inizio della gara fino al traguardo è quello di prendersi cura della barca e mantenerla in buone condizioni, quindi se possiamo evitare di avere condizioni difficili che potrebbero mettere a rischio la barca, cosa che abbiamo già fatto molto e che avremo ancora nell'emisfero nord, lo stiamo evitando, anche se potrebbe costarci qualche ora in più .”

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